La classifica delle aziende italiane by Mediobanca

Ecco la graduatoria delle aziende Italiane secondo Mediobanca (valori in migliaia di euro)

1) ENI € 109.589.000
2) EXOR € 84.359.000 (quasi + 26 miliardi rispetto al 2010, sale di un posto)
3) ENEL € 77.573.000 (nonostante un +6 miliardi scende dal 2° al 3°)
4) GSE – GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI € 30.027.434 (sale di un posto dal 2010)
5) TELECOM ITALIA € 29.282.000 (+ 2 milioni ma scende dal 4° al 5°)
6) FINMECCANICA € 17.318.000 (perde 1 miliardo di fatturato ma resta stabile come posizione)
7) ESSO ITALIANA € 12.662.146 (guadagna quasi 2 miliardi i in più e sale dal 8° al 7°)
8) EDIZIONE € 12.253.000 (scende di 1 posto)
9) EDISON € 11.381.000 (+1 miliardo ma stabile al 9°)
10) SARAS – RAFFINERIE SARDE € 10.960.866 (+2,5 miliardi sale di un posto)
11) RIVA FIRE € 10.015.077 (+2 miliardi circa sale di un posto)
12) POSTE ITALIANE € 10.014.189 (guadagna neanche 30 milioni di euro in più ma 2 posizioni)
13) TOTALERG € 8.151.668 (sale dal 13° al 14°)
14) KUWAIT PETROLEUM ITALIA € 7.638.605 (scende di una posizione)
15) PRYSMIAN € 7.583.000 (dal 26° posto passa al 15° con un incremento del fatturato di 3 miliardi)
16) ERG € 6.770.291 (21° posto nel 2010)
17) SUPERMARKETS ITALIANI € 6.445.180 (scendono di 1 posto)
18) FERROVIE DELLO STATO ITALIANE € 6.344.000 18 (cadono di 3 posti dal 15° al 18°) 6.237.000 15
19) LUXOTTICA GROUP € 6.222.483 (stabile con un lieve incremento nel fatturato)
20) A2A € 6.096.000 (passa dal 18° al 20°)

Il Sole 24 Ore approfondisce i risultati:
Eni è al primo posto per fatturato e risultato netto (6,86 miliardi di profitti).
Male per Telecom Italia (-4,7 miliardi, a causa della svalutazione degli avviamenti), seguita da Finmeccanica (-2,3 miliardi) e Edison (-871 milioni)

Podio per le aziende con maggior occupazione:
1) Poste italiane 148.500 addetti
2) Exor-Fiat (81.300 dipendenti sui 273.460 totali)
3) Ferrovie dello Stato (73.600).
Enel è l’azienda più esposta per debiti: 63,2 miliardi, dopo l’acquisizione della spagnola Endesa, ma si salva con un buon risultato netto 4,15 miliardi.
Banche:
1)  UniCredit ( attivo tangibile 911 miliardi)
2) Intesa-Sanpaolo (624 miliardi)
3)  Mps (238 miliardi).

Più sotto sale dall’undicesima alla decima posizione Dexia Crediop, scambiandosi il posto con la Cassa di risparmio di Parma e Piacenza. Nella top 20 del credito spunta Banca Mediolanum, in ventesima posizione, al posto che era di Banca Sella, oggi 21-esima.

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